SENATO DELLA REPUBBLICA
-------------------- XVIII LEGISLATURA --------------------
9ª Commissione permanente
(Agricoltura e produzione agroalimentare)
240a seduta: martedì 12 luglio 2022, ore 15,45
241a seduta: mercoledì 13 luglio 2022, ore 15
ORDINE DEL GIORNO
INTERROGAZIONE ALL'ORDINE DEL GIORNO
BERGESIO, VALLARDI, ZULIANI, PIZZOL Nadia - Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali
Premesso che:
la siccità di questa estate, che sta colpendo in modo drammatico ogni regione del territorio nazionale con eventi di carattere emergenziale, sta causando perdite importanti alle colture strategiche e agli allevamenti, dal vino (9 per cento in meno) al riso (10 per cento in meno) e alla frutta (27 per cento in meno). Si tratta di una crisi climatica senza precedenti da cui potrebbe derivare un danno di un miliardo di euro all'anno al settore agricolo italiano;
il 21 per cento del territorio nazionale è infatti a rischio di desertificazione; nell'arco temporale che va dal 2010 e fino al 2021 gli eventi meteorologici estremi sono cresciuti con un tasso medio annuo del 25 per cento, determinando scenari sempre più allarmanti: l'inverno appena trascorso è stato uno dei più caldi e secchi di sempre con un deficit di precipitazioni pari al 65 per cento in meno;
desta preoccupazione il basso livello dei fiumi che interessa tutte le regioni italiane, con il Po che scorre al 72 per cento in meno della portata, facendo temere una risalita salina, che potrebbe intaccare le falde utilizzate per il consumo umano; in Piemonte la siccità estrema sta causando una crisi idrica che non ha precedenti, addirittura più grave di quella del 2003;
risulta essere in sofferenza anche il lago Maggiore con un grado di riempimento del 22,7 per cento, così come quello di Como, al 30,6 per cento;
la riduzione delle rese delle coltivazioni del grano è preoccupante, facendo segnare un calo di oltre il 20 per cento; in difficoltà sono anche i raccolti di orzo e di altri cereali, ed anche di foraggi per l'alimentazione degli animali, nonché di frutta e ortaggi;
molte Regioni si sono attivate per richiedere il riconoscimento dello stato di emergenza, al fine di mettere in atto tutti gli interventi necessari a contenere i danni della crisi idrica sulle coltivazioni, anche attraverso il riconoscimento della deroga al minimo deflusso vitale dei fiumi, come recentemente approvata dal Parlamento, e lo svasamento dei bacini idroelettrici per il rilascio delle acque. È necessario adesso che il Governo intervenga con azioni immediate per garantire la ripartenza del comparto agricolo e agroalimentare;
ad essere minacciata dalla siccità è la competitività dell'agroalimentare made in Italy già colpita dai rincari dei costi energetici, scaturiti dal conflitto Russia-Ucraina, e di quelli delle materie prime; questi eventi, uniti all'emergenza climatica in atto, rischiano di generare danni irreversibili al sistema agroalimentare italiano;
per mantenere vivo un comparto che è strategico per l'economia del Paese è necessario adottare immediatamente interventi di carattere di urgenza che possano mitigare gli effetti descritti, ma al contempo porre le basi per l'adozione di un progetto strutturale, sostenuto con le risorse del piano nazionale di ripresa e resilienza, per l'ammodernamento e l'efficientamento del sistema irriguo nazionale, che miri anche alla realizzazione di reti di piccoli invasi a basso impatto paesaggistico,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo voglia valutare positivamente tutte le proposte che arriveranno dalle Regioni per fronteggiare la crisi idrica in atto nel Paese, compresa la richiesta di attivazione dello stato di emergenza nazionale, anche per il ristoro dei danni subiti da agricoltori e allevatori;
se voglia adottare gli opportuni atti di necessità ed urgenza per l'immediata attivazione degli interventi necessari ad affrontare l'emergenza legata alla siccità, al fine di garantire l'immediata ripresa produttiva del comparto agricolo e agroalimentare nazionale;
se, alla luce delle opportunità offerte dal PNRR, voglia mettere in atto una strategia, anche attraverso l'individuazione di risorse straordinarie, per favorire l'ammodernamento e la messa in sicurezza delle reti idriche, puntando a stimolare anche gli investimenti nella realizzazione di reti di piccoli invasi a basso impatto paesaggistico.
(3-03409)